3 settembre 2025 - 23:44
Source: Parstoday
Il pensiero dell’Imam Khomeini | L’indipendenza è il rifiuto di essere sudditi degli stranieri

L’Imam Khomeini (che la pace sia su di lui), fondatore della Repubblica Islamica dell’Iran, considerava l’indipendenza come il non essere dipendenti da altri, il rifiuto di seguire gli stranieri, la negazione di ingerenze e influenze esterne e la presa in mano del proprio destino e delle proprie sorti.

In questo articolo di Pars Today vengono analizzate le posizioni dell’Imam Khomeini (che la pace sia su di lui) riguardo al concetto di indipendenza nella società.

L’indipendenza

Secondo l’Imam Khomeini (che la pace sia su di lui), il primo segno del progresso e della civiltà di una società è la sua indipendenza, che è uno dei diritti fondamentali dell’essere umano e un valore essenziale della sua vita: Egli riteneva che il sacrificio della vita per conquistare l’indipendenza della Patria sia il più alto onore, ed era convinto che sia l’Islam che la Costituzione della Repubblica Islamica fossero garanti dell’indipendenza della società.

L’indipendenza come rifiuto di ingerenze e influenze straniere

Il fondatore della Repubblica Islamica attribuiva al concetto di indipendenza il significato di non dipendere da altri, di rifiutare la sottomissione agli stranieri, di negare ogni ingerenza e influenza esterna, di assumere il controllo del proprio destino e di gestire in maniera autonoma il Paese. In generale, egli considerava l’indipendenza un concetto ampio che abbraccia le dimensioni politiche, culturali ed economiche, realizzabile solo attraverso la rottura completa di ogni forma di dipendenza in tutti questi ambiti.

L’impegno speciale dell’Imam Khomeini (che la pace sia su di lui) per salvaguardare l’indipendenza dell’Iran

L’Imam Khomeini (che la pace sia su di lui), che nutriva una particolare attenzione alla salvaguardia dell’indipendenza iraniana, dopo la vittoria della Rivoluzione Islamica, sottolineava spesso l’importanza dell’aumento della forza nazionale come mezzo per rafforzare l’indipendenza. A suo avviso, la determinazione e la consapevolezza collettiva, le forze armate, l’unità tra popolo e le autorita’ e l’adesione al principio fondamentale di «né Oriente, né Occidente» in ogni campo erano i garanti dell’indipendenza del Paese.

La priorità della Ummah islamica è la questione palestinese

Il fondatore della Repubblica Islamica dell’Iran considerava inoltre il principio dell’indipendenza della comunità islamica uno dei fondamenti essenziali dell’Islam. Egli sosteneva che l’Islam proibisce ai musulmani di accettare qualsiasi forma di dominio da parte dei miscredenti; Per questo motivo attribuiva grande importanza alla questione palestinese nel mondo islamico, ritenendo che la malvagità del regime usurpatore di Israele fosse il risultato della complicità e della collaborazione delle potenze coloniali, con lo scopo di sottomettere i popoli musulmani e privarli della loro indipendenza; Di conseguenza, l’Imam Khomeini (che la pace sia su di lui) affermava che la priorità principale della Ummah islamica dovesse essere la soluzione della questione palestinese.

La politica estera della Repubblica Islamica, rifiuto di ogni forma di dominio e sottomissione

Nella visione dell’Imam Khomeini (che la pace sia su di lui), il rifiuto del dominio non significava respingere ogni tipo di rapporto con i governi stranieri egli incoraggiava infatti scambi e relazioni con altri Paesi, purché fossero mantenuti nel rispetto dell’indipendenza nazionale. Sottolineava inoltre che la Repubblica Islamica crede in una convivenza pacifica con tutti i popoli del mondo; Per questo, a livello nazionale, ricordava ai responsabili della politica estera l’importanza dell’unità, della salvaguardia dell’indipendenza e degli interessi del Paese, delle buone relazioni con gli Stati islamici e con i governi che non interferiscono negli affari interni dell’Iran, e della non dipendenza dalle potenze arroganti; I principi della politica estera della Repubblica Islamica, come indicava l’Imam Khomeini (che la pace sia su di lui), si fondano sul rifiuto di ogni forma di dominio e di sottomissione, la difesa della verità, la lotta contro l’ingiustizia, il sostegno agli oppressi, il rispetto reciproco e la convivenza pacifica, la non adesione né all’Occidente né all’Oriente e la rivitalizzazione dell’identità islamica dei musulmani.

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